ROMA. 19 OTT. Il Tribunale civile di Roma, con la sentenza 18799/2016, oggi ha condannato una madre separata al risarcimento di 30 mila euro nei confronti del marito, per averlo screditato di fronte al figlio minorenne.
I giudici capitolini hanno riconosciuto l’obbligo di salvaguardare “un sano recupero del ruolo paterno, necessario per la crescita equilibrata del minore”. Uno sviluppo del bambino messo a rischio dalla palese “disapprovazione nei confronti del coniuge” da parte della mamma.
Oltre al risarcimento, i giudici hanno anche “bacchettato”la donna perché portare avanti tale condotta denigratoria potrebbe “portare alla modifica delle condizioni di affido del minore”.
Un principio di rispetto e tutela dei figli contesi, che vale per entrambi i genitori. Secondo gli esperti, si tratta di una pronuncia storica, destinata a fare da modello e scuola per casi futuri.