MOSCA. 6 SET. In merito all’incontro nel Galles in cui la Nato ha “blindato” l’Europa dell’Est, con una forza di reazione rapida di 5mila militari dislocati in 5 basi, il commento di Sergey Lavrov, ministro degli Affari Esteri russo, non tarda a farsi sentire.
“I risultati del vertice Nato in Galles – si legge in una dichiarazione – non sono affatto sorprendenti. L’alleanza decisa nel periodo della Guerra Fredda come blocco militare e politico non può cambiare il suo ‘codice genetico’, ovvero ‘l’interferire’ negli affari degli stati esteri.
I risultati del vertice hanno dimostrato che la NATO, la cui politica è dettata dagli Stati Uniti e da alcune capitali europee è volta al dominio militare in Europa, in violazione degli accordi di un sistema di sicurezza equo.
Gli sforzi della comunità internazionale per contrastare le minacce e le sfide del nostro tempo, come il terrorismo, la proliferazione delle armi di distruzione di massa, il traffico di droga, la pirateria, e le catastrofi naturali e di origine umana vengono, in questo modo, sacrificati.
Mantenere la forma attuale del Consiglio Russia-NATO, a queste condizioni è realisticamente impossibile.
Questa collaborazione, che ha dimostrato la sua efficienza, era stata concepita per lo svolgimento di consultazioni, coordinare gli approcci comuni, mantenere la cooperazione, e prendere decisioni comuni per la Russia e la NATO riguardo una vasta gamma di problemi di sicurezza nella regione euro-atlantica.
Ma ora il nuovo vertice della Nato ha adottato una strategia che comporta l’espansione verso est della NATO e in prossimità delle frontiere della Russia. Tali intenzioni erano presenti già da tempo e la crisi ucraina è diventato solo un pretesto per l’inizio della loro attuazione.
La sostanza e il tono delle dichiarazioni riguardo la situazione dell’Ucraina e i piani annunciati dai paesi della NATO sul suo territorio entro la fine di questo anno, non faranno altro che aumentare le tensioni, minacciare l’inizio di progressi per quanto riguarda una soluzione pacifica in Ucraina e contribuiranno ad una spaccatura nella società ucraina.
Inoltre, essi testimoniano il sostegno incondizionato della NATO per le forze estremiste di Kiev”.
“Per questi motivi – conclude il ministro Lavrov – analizzeremo in dettaglio le decisioni del vertice per stabilire se corrispondono alle disposizioni dell’Atto istitutivo del 1997 Russia-NATO e degli altri accordi fondamentali sulla sicurezza europea”.
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