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UNA NUOVA VERITA’ SU ETTORE MAJORANA

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ettore majoranaROMA. 10 FEB. S’infittisce il mistero dell’affaire Ettore Majorana, il geniale fisico cresciuto in via Panisperna, scomparso misteriosamente nel 1938.

Dopo che, la procura di Roma indagando sulla scomparsa, ha scoperto che era vivo, nel periodo 1955-1959, e si trovava, volontariamente nella città venezuelana di Valencia, emergono nuovi particolari.

Un testimone oculare ha rivelato di aver incontrato lo scienziato all’inizio degli anni ’80 a Roma: “Majorana era vivo nel 1981 ed era a Roma. Io l’ho visto”.

Il testimone precisa di averlo incontrato nel centro della Capitale insieme a monsignor Luigi Di Liegro, fondatore della Caritas romana: “Era un senzatetto, che poi è stato riportato nel convento dove era ospitato”.

Majorana – prosegue l’uomo – stava in piazza della Pilotta, sugli scalini dell’Università Gregoriana; aveva un’età apparente di oltre 70 anni”.

L’uomo, che allora si occupava di prestare aiuto ai senzatetto, racconta di essere rimasto colpito dal fatto che uno dei clochard disse, di aver la soluzione del ‘Teorema di Fermat’, l’enigma matematico del ’600 risolto solo nel 2000.

Gli dissi di farsi trovare la sera seguente perché volevo farlo incontrare con Di Liegro”. L’incontro avvenne e il sacerdote portò via il senzatetto con la sua auto. “Dopo un’ora e mezza tornò e mi disse: sai chi è quell’uomo? E’ il fisico Ettore Majorana, quello scomparso. Ho telefonato al convento dove lui era ospite e mi hanno detto che si era allontanato. Ora ce l’ho riportato”.

Mi disse – conclude il testimone – di non dire niente a nessuno almeno per 15 anni dopo la sua morte, avvenuta nel ’97. Ma ormai il tempo è passato”.

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