“Questo gregge – si legge in una nota – rappresenta il desiderio di vivere che è presente in tutti gli animali. Possiamo scegliere di non mangiarli, dipende da ognuno di noi”.
L’associazione ha diffuso da pochi giorni un video realizzato all’interno di un macello italiano, le scioccanti immagini mostrano gli agnelli trattati brutalmente assistere all’uccisione dei loro fratelli.
Nel 2014 sono stati 400.000 (fonte Istat) gli agnelli macellati solo nelle settimane precedenti le festività pasquali, provenienti da allevamenti italiani ma anche importati dai paesi dell’Est o dalla Spagna, trasportati vivi per migliaia di chilometri prima di arrivare nei macelli nostrani.
Un consumo che comunque risulta essere in calo rispetto agli scorsi anni, complice una maggiore sensibilità delle persone verso questi animali.
“Gli agnelli suscitano molta empatia ma tutti gli animali che vengono inviati al macello sono cuccioli strappati alle loro madri, esseri senzienti che vogliono vivere e che comunicano la loro sofferenza. Il rispetto verso i più deboli per noi è anche questo, impegnarsi per una società in cui gli animali non siano più sfruttati e uccisi”, conclude l’associazione.
Internet: www.essereanimali.org
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