MOSCA. 16 LUG. Se da una parte la Casa Bianca, tramite il suo portavoce, Jay Carney, afferma duramente: “Non c’é giustificazione legale per non consegnare Edward Snowden agli Stati Uniti”… “Non è un attivista dei diritti umani, non è un rifugiato, deve essere espulso”, Mosca prende tempo per la domanda di asilo consegnata dalla “talpa” del Datagate alla Russia.
Edward Snowden, nel frattempo, resterà nella zona transito dell’aeroporto Sheremetevo di Mosca, dove si trova da oltre tre settimane, finché non sarà esaminata la sua richiesta di asilo temporaneo alla Russia.
A riferirlo l’avvocato Anatoli Kucerena, che lo assiste, senza precisare però se il periodo in questione riguarda i primi cinque giorni, richiesti per un primo esame preliminare, o sino ai tre mesi che possono essere necessari per la decisione finale.
Il servizio federale per l’immigrazione aveva reso noto che per l’esame della richiesta di asilo presentata da Snowden saranno necessari tre mesi, precisando che nel frattempo otterrà un certificato che gli consentirà di stare in Russia.