MILANO. 16 MAR. I giudici della prima corte d’assise d’appello di Milano hanno depositato in Cancelleria le 140 pagine di motivazioni della sentenza con cui lo scorso dicembre hanno condannato, con rito abbreviato, Alberto Stasi nel nuovo processo di secondo grado a 16 anni di carcere l’ex studente l’omicidio dell’allora sua fidanzata Chiara Poggi.
“Alberto Stasi – si legge nelle motivazioni della Corte di assise d’appello di Milano – ha brutalmente ucciso la fidanzata che evidentemente era diventata una presenza pericolosa e scomoda, come tale da eliminare per sempre dalla sua vita di ragazzo perbene. La dinamica dell’aggressione evidenzia come Chiara non abbia avuto nemmeno il tempo di reagire (…) Chiara Poggi è rimasta del tutto inerme (…) Era così tranquilla, aveva così fiducia nel visitatore da non fare assolutamente niente, tanto da venire massacrata senza alcuna fatica, oltre che senza alcuna pietà”.
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