BARCELLONETTE. 26 MAR. E’ stata esaminata la scatola nera dell’ airbus A320 della Germanwings precipitato sulle Alpi francesi.
I due piloti chiacchierano, in lingua tedesca, poi uno di loro esce fuori dalla cabina ma al ritorno trova la porta chiusa con all’nterno il comandante.
Dapprima il copilota avrebbe tentato di rientrare bussando prima piano senza ricevere risposta, poi sempre più forte e non ricevendo risposta, avrebbe tentato di abbattere la porta per rientrare.
Ed ora cala l’ombra del suicidio o di un attentato sulle cause della tragedia dell’Airbus.
Il comandante dell’aereo – come riferisce Lufhtansa – aveva più di 6 mila ore di volo ed era pilota della Germanwings dal maggio 2014. Prima aveva lavorato per la Lufthansa e per Condor.
Il copilota dell’Airbus, invece, aveva iniziato a volare con la compagnia dal settembre del 2013 e aveva 630 ore di volo.
Nel mentre delle indagini proseguono le operazioni per il Srecupero delle 150 vittime.
I primi corpi, sparsi sul massiccio dei Trois-Eveches, sulle Alpi francesi al confine con l’Italia dove l’aereo si è schiantato, sono stati recuperati con gli elicotteri nel tardo pomeriggio di ieri. Poi inizieranno le operazioni di identificazione con l’arrivo delle famiglie delle vittime. (nelle foto: la scatola nera recuperata e i soccorsi in azione).
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