Sono complessivamente sei, secondo quanto si apprende da fonti dell’amministrazione penitenziaria, i detenuti del carcere di Modena morti.
Tre nello stesso penitenziario modenese ed altri tre dopo i trasferimenti in altre strutture carcerarie: a Parma, Alessandria e Verona.
Le tre morti a Modena non sarebbero direttamente riconducibili alla rivolta nel carcere, precisano le fonti, anche se gli accertamenti sono appena cominciati e sono tuttora in corso.
Per quanto riguarda le cause dei decessi, le verifiche sono in fase preliminare ed avrebbero evidenziato che uno dei tre è morto per abuso di sostanze oppioidi, l’altro di benzodiazepine, mentre il terzo è stato rinvenuto cianotico, ma non si conosce il motivo di questo stato.
Il Garante nazionale delle persone private della libertà personale Mauro Palma ha espresso “forte preoccupazione” per le proteste da giorni in corso in diversi Istituti penitenziari, proteste “sfociate talvolta in violenze inaccettabili, con conseguenze gravissime, prime fra tutte la morte di alcune persone detenute”.
Le proteste sono scoppiate in 27 istituti di pena in tutta Italia.
Anche a San Vittore e Pavia, nel carcere di Rebibbia a Roma e Regina Coeli. Nel carcere di Foggia sarebbero evasi in 20.