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Poste. Al via la quotazione in borsa

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Al via oggi la privatizzazione di Poste Italiane

Al via oggi la privatizzazione di Poste Italiane

ROMA. 12 OTT. Al via da oggi la grande privatizzazione di Poste Italiane, dopo quelle di Fincantieri, Cdp Reti, Tag e dopo la cessione del 5,74% di Enel.

Si tratta di un’operazione che, senza chiusure anticipate o proroghe del collocamento stesso, dovrebbe portare le azioni di Poste agli scambi in Piazza Affari il prossimo 27 ottobre e che dovrebbe valere dai 2,7 ai 3,7 miliardi.

Della quota di azioni, circa il 40% di Poste che andrà sul mercato, il 70% è riservato agli investitori istituzionali. Il restante 30% è per il mercato retail.

Per i lotti sono previste tre diverse opzioni: il lotto minimo da 500 azioni, un intermedio da 2mila azioni, un maggiorato da 5mila azioni. Esiste anche una tranche di 14,9 milioni di azioni che saranno riservate ai dipendenti: ad ognuno saranno garantiti due lotti da 50 azioni l’uno, e per l’acquisto potranno richiedere l’utilizzo del Tfr.

Poste premierà la “fedeltà” di chi acquisterà azioni al collocamento e le terrà in portafoglio per almeno un anno, concedendo una bonus share del 5% con l’assegnazione di una azione gratuita ogni venti che salirà al 10% per le azioni dei lotti riservati ai dipendenti.

Ad incentivare gli investitori anche una nuova politica sui dividendi decisa dal Cda del gruppo guidato dall’ Ad Francesco Caio che vedrà alla chiusura degli esercizi 2015 e 2016, ‘la distribuzione di una percentuale non inferiore all’80% dell’utile netto consolidato di periodo di pertinenza del gruppo’.

Il collocamento si chiuderà il 22 ottobre (il giorno prima per la tranche riservata ai dipendenti).

Si tratta di una grande privatizzazione ad opera del Governo che nel suo programma di privatizzazioni effettuerà successivamente quella di Enav e di Stmicroelectronics Holding.

Sono state inoltre avviate le attività preliminari per la cessione a Cdp del 12,5% detenuto dall’Economia del Fondo Italiano di Investimento; mentre da mesi sono allo studio Ferrovie dello Stato ed in fase di definizione le operazioni relative alle partecipate Fs Grandi Stazioni e Cento Stazioni.

Il tutto per portare nelle casse dello Stato circa lo 0,4% del Pil quest’anno e lo 0,5% nei prossimi 3 anni.

Poste Italiane: www.poste.it

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