GENOVA. 5 GIU. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando è giunto all’ora di pranzo all’incontro dei Giovani di Confindustria all’Hotel Miramare per partecipare alla tavola rotonda “Diversi ma uguali” alla quale ha partecipato anche, fra gli altri, il leader della Fiom Landini.
Il ministro esordisce, essendo il titolare del dicastero della Giustizia, parlando dei passi “in avanti” fatti dal sistema legislativo, primo fra tutti il processo telematico per quanto riguarda i processi civili che “ha fatto risparmiare 50 milioni di euro” e “funziona in modo ottimale”. Poi alla domanda se ci sono troppi avvocati, se è necessario fare un numero chiuso, scherza: “Provvediamo alle esecuzioni di avvocati, ma eviterei…”. Agli avvocati bisogna “chiedere di farsi carico della prevenzione e della conciliazione di un conflitto (tra le parti). Così tolgono del lavoro ai giudici e ci ottengono tempi più rapidi”.
“E’ quello che abbiamo fatto con la mediazione, un vero successo esplosivo. Con 16 euro facciamo oggi una separazione consensuale… Non tutto oggi deve passare davanti al giudice”.
Poi parlando delle elezioni ed in particolare delle primarie: “Abbiamo attribuito alle primarie una virtù taumaturgica, non sono in grado di definire una coalizione, possono scegliere il candidato più competitivo, non sciogliere i nodi politici”… “Ci sono cose che devono fare le forze politiche e che noi non abbiamo fatto”. (nella foto: il ministro della Giustizia Andrea Orlando alla tavola rotonda “Diversi ma uguali”, all’incontro dei Giovani di Confindustria a Santa Margherita Ligure).
Leggi l’articolo originale: ORLANDO SCHERZA: “PROVVEDIAMO AD ESECUZIONI DI AVVOCATI…”