Secondo la Farnesina sono quattro le vittime italiane accertate, mentre tra ieri notte e stamattina sono stati rintracciati altri 18 italiani facendo scendere a 22 quelli ancora irrintracciabili.
Secondo il Centro nazionale delle operazioni di emergenza circa 6,6 milioni di persone sono state colpite in varia misura dal sisma in 34 distretti ed un milione sono rimaste senza un tetto.
Ma diverse località sono ancora isolate e non sono state raggiunte dai soccorsi.
Per i soccorsi sono a disposizione 13 elicotteri, tra cui tre inviati dall’India, che sono impegnati a trasportare i feriti negli ospedali di Kathmandu.
Ma la terra trema ancora ci sono state, infatti, quattro scosse di magnitudo fra 3,9 e 4,8 gradi Richter nelle ultime otto ore, la più forte di 4,8 si è verificata alle 00,54 locali.
Le vittime italiane sono Renzo Benedetti e Marco Pojer che sono stati travolti da una frana mentre stavano facendo trekking a 3500 metri di quota nella Rolwaling Valley; leggermente feriti i compagni Iolanda Mattevi e Attilio D’Antoni.
Gli altri due morti italiani sono Oskar Piazza, del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige e Gigliola Mancinelli, 51 anni, di Ancona, due dei 4 speleologi dispersi. (nelle foto: alcuni momenti prima della valanga che ha devastato il campo base sull’ Himalaya in Nepal).
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