Il denaro, raccolto con un traffico internazionale di stupefacenti, veniva ripulito attraverso la compravendita di automobili e macchinari per poi finire, sembra, nelle mani dell’organizzazione libanese.
Nel mirino delle Fiamme Gialle ci sono cinque fratelli originari del Libano. Due abitano nel Cuneese, uno in provincia di La Spezia; gli altri due facevano la spola fra l’Italia e il paese di origine.
Gli investigatori hanno scoperto che veniva incassato denaro proveniente da alcune società statunitensi che erano state inserite nelle blacklist’dalle autorità giudiziarie del luogo.
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