PISA 25 SET. Dal 3 ottobre al 15 febbraio 2015, negli spazi di Palazzo Blu a Pisa i capolavori di Amedeo Modigliani, l’artista maledetto, torneranno a illustrare una straordinaria stagione della pittura europea e dialogheranno con quelli di celebrati compagni di strada quali Picasso, Chagall, Severini, Leger e molti altri.
L’importante rassegna intitolata “Amedeo Modigliani” è stata curata da Jean Michel Bouhours, uno dei massimi esperti dell’artista toscano e responsabile del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou, da cui proviene un significativo nucleo di opere.
Con questa mostra si offrirà uno sguardo retrospettivo sulla parabola creativa di artista ancora oggi tra i più amati, oltre che per la sua genialità soprattutto per il mito romantico che ancora avvolge la sua figura.
Modigliani bello e trasgressivo, fu durante la breve vita, un genio incompreso e anche per questo si rifugiò nel vino e nell’assenzio, condividendo al tempo stesso la personale, incessante tensione alla ricerca espressiva con la comunità artistica delle avanguardie che affollava Parigi nei primi anni del ’900. Il percorso espositivo vuole ricreare questa atmosfera di grande vitalità e al tempo stesso di dissoluzione che caratterizzò un’epoca, una città e l’artista che ne è divenuto l’icona.
L’interesse di Bouhours si è incentrato sui magnifici ritratti che Modì interpretò in modo personalissimo e irripetibile, caratterizzato sia nella pittura che nella scultura, dalle sue teste allungate, i colli infiniti, gli occhi scuri privi di pupille, le forme ieratiche sono impregnate dalle antiche culture, dall’arte egizia scoperta al Louvre.La mostra si concluderà con una sezione incentrata sulla produzione dei pittori compagni di avventure a Montparnasse come Soutine, Picasso, Chagall, Leger, Utrillo, Derain o Gino Severini. Francesca Camponero
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