ATENE. 8 MAR. “Non credo sia necessario un nuovo prestito. Non torneremo nel meccanismo in cambio di un programma da rispettare. L’idea che proponiamo ai partner europei è quella di un progetto che ridia alla Grecia la possibilità di crescere e fermare la crisi umanitaria”.
Sono queste le parole del ministro greco dell’Economia Yanis Varoufakis in un’intervista del Corriere della Sera.
Varoufakis precisa, facendo riferimento all’euro, anche che se le riforme proposte da Atene all’Eurogruppo non verranno condivise dai partner Ue “potrebbero esserci problemi. Ma, come mi ha detto il mio primo ministro, non siamo ancora incollati alle poltrone. Possiamo tornare alle elezioni. Convocare un referendum”.
La proposta greca è quella di una “sostituzione del debito attuale con titoli legati alla crescita nominale. Niente di unilaterale” con il risultato di avere “l’effetto straordinario di dare il segnale che l’Europa è un nostro partner nella crescita”.
“Esiste un surplus di bilancio, ma quello previsto in passato strangolerebbe la Grecia. E’ necessaria una ristrutturazione del debito intelligente. Un piano di investimenti di grande portata”, conclude Yanis Varoufakis.
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