FERRARA. 26 OTT. Retromarcia del Prefetto di Ferrara Michele Tortora, dopo le barricate fatte dai cittadini di Gorino contro l’arrivo dei profughi nel piccolo centro del Ferrarese.
“Ha prevalso – spiega il Prefetto – la tranquillità dell’ordine pubblico non potevamo certo manganellare le persone. Questo fenomeno o si gestisce insieme con buonsenso oppure non si gestisce. Il mio primo pensiero dopo quello che è successo va alle 12 donne oggetto di contestazione”.
“E’ stato un episodio tristissimo – prosegue il Prefetto. Mi avrebbe fatto piacere che i cittadini di Gorino avessero visto di cosa si trattava”.
“Non è certo una vittoria dello Stato, ma la gestione di questi problemi va affrontata con buon senso e spirito di collaborazione da parte di tutti”. P
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano a tale proposito ha commentato: “Quella non è Italia. Quel che è accaduto non è lo specchio dell’Italia”.
Sostegno, invece, dalla Lega: “Grazie a chi ha manifestato la scorsa notte notte – dichiara il capogruppo leghista e segretario Lega Nord Ferrara Alan Fabbri – grazie a chi ha lottato per far vincere la democrazia e il buon senso. I cittadini di Gorino sono per noi i nuovi eroi della Resistenza contro la dittatura dell’accoglienza”.
Ed ancora: “PD e finti moralisti dell’accoglienza distorcono la realtà. I cittadini di Gorino hanno manifestano la loro contrarietà al sequestro di un ostello, funzionale al turismo del Delta del Po, per accogliere richiedenti asilo. Hanno difeso un principio: l’accoglienza non deve essere obbligatoria ma volontaria.
Chi parla di persone che non vogliono aiutare donne e bambini vedono una realtà distorta. Goro è da sempre un comune che aiuta e fa solidarietà. Il tema è un altro: lo stato non può imporre dall’alto finte accoglienze gestite dal business miliardario che questo governo alimenta.
Concludo dicendo che se ci sono donne o bambini che necessitano di aiuto sanitario ci sono i posti preposti dove portarle ma questo è un altro argomento, non c’entra con il sequestro di ostelli in mezzo al delta del Po”.
Nel frattempo uno stop ai migranti arriva anche dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, che in una lettera al Prefetto di Firenze chiede di sollecitare il ministero degli Interni a “non inviare ulteriori richiedenti asilo sul territorio toscano, fino al riequilibrio delle percentuali con le altre Regioni”.