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Emilia-Romagna: F2, bus e treni più corse e più controlli

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Emilia-Romagna Fase2 mobilità: partenza positiva Bus e treni, più corse e controlli passeggeri

Modalità della Fase2 in Emilia Romagna: partenza positiva grazie ad aumento corse e monitoraggio passeggeri. Nessuna criticità per il trasporto pubblico locale nella prima giornata della Fase 2.

Con trasporti monitorati in tempo reale, il raddoppio delle corse dei bus nelle città e nelle zone industriali e il controllo costante del numero di persone sui treni per mantenere le condizioni di sicurezza, si può dire che il bilancio è positivo nella ripresa dell’attività lavorativa in Emilia Romagna dopo il lockdown.

Per garantire la sicurezza dei passeggeri su treni e sugli autobus, sono state riorganizzate le procedure di salita e discesa dai mezzi, specializzando le porte in entrate e uscita, al fine di evitare assembramenti. Vengono inoltre effettuate tutte le operazioni di pulizia e sanificazione previste dai protocolli sanitari ed è obbligatorio l’uso della mascherina.

«È stata una buona partenza, le prime indicazioni sono positive, il sistema ha retto e tutti hanno dimostrato un grande senso di responsabilità – ha spiegato Andrea Corsini, assessore regionale ai Trasporti –.

Continueremo a monitorare l’andamento del servizio e per questo ringrazio le Aziende di trasporto e tutti gli operatori per il grande lavoro che stanno facendo. Il sistema regionale è pronto ad intervenire là dove si verifichino problemi per accompagnare nel modo migliore la ripresa delle attività e l’uscita dall’emergenza.»

Per garantire la massima sicurezza dei passeggeri le aziende di trasporto pubblico locale hanno aumentato le corse degli autobus nelle ore mattutine. Insieme a Trenitalia stanno effettuando un controllo costante del servizio e sono pronte a intervenire in caso di affollamento e dell’impossibilità per i passeggeri di mantenere il distanziamento sociale.

Nella fascia tra le 6 e le 9 di ieri mattina 5 maggio sono stati monitorati 33 treni regionali che hanno registrato un carico medio di 52 persone a bordo, ben al di sotto dei posti disponibili. Il treno più carico ha trasportato 150 passeggeri a fronte di una capienza di 600 posti a sedere, ora ridotta a 300.

A seguito della riorganizzazione per far fronte all’emergenza sanitaria il servizio ferroviario, che nel momento della prima fase della crisi era stato ridotto del 60% rispetto ai livelli normali, è stato aumentato fino a erogare in questo momento il 60% delle corse previste nell’orario standard.

Nella prima fase della crisi i passeggeri del servizio ferroviario erano diminuiti del 90-95%. Nella prima fase dell’emergenza il servizio urbano aveva subito una riduzione del 41% circa e il servizio extraurbano del 48% circa mentre i passeggeri erano scesi complessivamente del 90%.

Anche in questo caso il servizio è stato incrementato di una misura variabile tra i vari bacini. Oggi, in linea con le norme per il distanziamento, la capacità dei mezzi è pari a circa il 40% sui treni e varia tra il 25 e il 40% sui bus, a seconda delle caratteristiche. ABov