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Canale di Suez. Meduse giganti nel Mediterraneo

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La medusa Rhopilema nomadica

La medusa Rhopilema nomadica

ITALIA. 5 AGO. A meno di un giorno dall’inaugurazione dell’ampliamento del canale di Suez, prevista per domani, giovedì 6 agosto, non si placano le polemiche per la possibile invasione di specie marine, provenienti dai mari del sud, nel Mediterraneo.

La comunità scientifica e l’Unione Europea in testa, con il commissario europeo all’ambiente Karmenu Vella, chiedono da tempo una verifica approfondita, sull’impatto alla fauna e la flora marina del Mediterraneo, alle autorità egizie che, però, ancora non hanno fornito nessuna valutazione di impatto ambientale approfondita.
Già da tempo, le coste delle nazioni limitrofe al canale risentono del collegamento artificiale con il mar Rosso.

In Israele la Rhopilema nomadica, una medusa urticante che può misurare anche mezzo metro e pesare 50 kg e che forma banchi enormi, ha provocato danni al turismo, con diversi avvistamenti anche in Tunisia e a Malta. Senza dimenticare alcuni casi estivi per la crescita incontrollata di alghe deleterie per l’ecosistema marino del Mediterraneo.

Il processo di “invasione” sarà comunque lento, considerando anche il passaggio attraverso il lago, nel percorso del canale. Quello che preoccupa maggiormente, visto anche il recente innalzamento delle temperature del Mediterraneo, sarà la capacità di sopravvivenza e di riproduzione che queste specie invasive mostreranno una volta arrivate.

Inoltre, se, nell’est del Mediterraneo, la povertà faunistica dei bacini orientali dovuta a vicissitudini biogeografiche, ha lasciato numerosissime nicchie ecologiche libere per i nuovi colonizzatori marini, solo una minoranza di queste specie, ad ora, si è stabilita anche nel bacino occidentale, mar Tirreno e Ligure per esempio,  molto più ricco di biodiversità.

il canale di Suez

il canale di Suez

Per l’economia del Mediterraneo si tratta, invece, di un grosso balzo in avanti.
Il traffico crescente degli ultimi anni ha congestionato il Canale, che spesso viene utilizzato al massimo della sua capacità, con lunghe code di navi in attesa di passare. In alcuni punti il traffico procede con un senso unico alternato, perché non c’è abbastanza spazio per fare passare le navi di grande stazza parallelamente. I tempi di attesa sono di circa 18 ore ma, secondo i progettisti, grazie ai lavori di ampliamento, sarà possibile portare i tempi di attesa a un massimo di 11 ore, consentendo il passaggio di circa 100 navi al giorno rispetto alle 50 che transitano ora.  (nelle foto: la medusa urticante Rhopilema nomadica e il Canale di Suez).

Wikipediahttps://it.wikipedia.org/wiki/Canale_di_Suez

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