TIRANA. 9 GIU. La procura albanese ha emesso oggi un ordine di cattura per l’imprenditore romano Francesco Becchetti, proprietario, fra l’altro, di Agon Channel, la prima tv delocalizzata in Albania che va in onda in Italia sul canale 33 del digitale terrestre.
La magistratura albanese lo accusa di “falso in documentazione” e “riciclaggio di denaro”.
Stessa accusa per la madre Liliana Condomitti, Mauro de Renzis, suo collaboratore nei cui confronti è stato emesso un ordine di arresto ed Erjona Troplini, una collaboratrice albanese, già arrestata.
E’ stat arrestata anche la dipendente di una banca a Tirana che avrebbe aiutato Becchetti.
Posto sotto sequestro da Tirana il pacchetto azionario detenuto da Becchetti, in cinque società registrate in Albania dove l’imprenditore albanese deteneva il 60 per cento, tra cui anche Agon Set, proprietaria di Agon Channel.
Nell’occasione sono stati sequestrati anche tutti i conti correnti attestati a lui ed alle sue società.
L’inchiesta, avviata lo scorso anno, riguarderebbe il settore energetico ed in particolare la costruzione di una centrale idroelettrica, costruzione in realtà mai realizzata.
Secondo gli inquirenti Becchetti nel periodo 2007-2013, avrebbe organizzato un sistema di riciclaggio che gli avrebbe fruttato diversi milioni di euro. Becchetti, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe evaso anche il fisco per una somma di oltre 5 milioni di euro.
Agon Channel era partito poco meno di un anno fa, il primo dicembre del 2014, con una grande festa a Milano con ospiti tanti volti della tv italiana e cotinua le proprie trasmissioni.
Becchetti, romano, 49 anni, un passato nel settore energetico, tra centrali idroelettriche e trasformazione dei rifiuti, aveva prima già investito nell’editoria cartacea in Albania.
Non solo, aveva anche acquistato anche una squadra della terza serie inglese, il Leyton Orient.
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