Terzo Valico, corruzione: arresti Carabinieri-Gdf in tutta Italia

Terzo Valico, corruzione: arresti Carabinieri-Gdf in tutta Italia

ROMA. 26 OTT. I carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo 21 misure cautelari in diverse regioni nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione e tentata estorsione.

Gli investigatori ipotizzano un’associazione per delinquere che ha compiuto condotte corruttive per ottenere contratti di subappalto nei lavori di una tratta della TAV Milano-Genova; 6° Macrolotto dell’A3 Salerno-Reggio Calabria e della PEOPLE MOVER di Pisa.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Roma, denominata “Amalgama”, ha fatto scattare arresti nel Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Abruzzo, Umbria e Calabria.

L’indagine avrebbe ricostruito condotte illecite di un gruppo di persone costituito, organizzato e promosso dalla persona che, fino al 2015, è stato il direttore dei lavori nell’ambito delle tre opere pubbliche interessate e dal suo socio di fatto, un imprenditore calabrese del ramo delle costruzioni stradali, che si è avvalso del contributo di altre 9 persone, tra le quali anche alcuni funzionari del consorzio COCIV.

Gli investigatori ipotizzano un’associazione a delinquere finalizzata a compiere condotte corruttive per ottenere contratti di subappalto nell’ambito dei lavori per la realizzazione della tratta TAV “A.V./A.C Milano-Genova-Terzo Valico Ferroviario dei Giovi” (Alta Velocità Milano-Genova); 6° Macrolotto dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e della PEOPLE MOVER di Pisa.

Parallelamente la Guardia di Finanza sta eseguendo 14 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori e dirigenti, coinvolti nei lavori per la costruzione del Terzo Valico ferroviario Genova-Milano.

Agli indagati, vengono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione, concussione e turbativa d’asta, il tutto, negli anni, per un valore di 324 milioni.

Oltre alle misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Genova, gli uomini della Guardia di Finanza stanno eseguendo alcune decine di perquisizioni in diverse regioni italiane. Complessivamente, secondo quanto si apprende, sarebbero oltre 20 gli indagati.