INSULTI AGENTI ALSIPPE PER DETENUTO SUICIDA. APERTA INCHIESTA

alsippeMILANO. 19 FEB. Sulla pagina Facebook, l’ Alsippe, Alleanza sindacale polizia penitenziaria, sono comparsi alcuni commenti feroci, poi cancellati, di sedicenti agenti della Polizia Penitenziaria a proposito di un tema delicato come quello dei suicidi.

Il riferimento è quello di Ioan Gabriel Barbuta, che si è ucciso nel carcere milanese di Opera, dove si trovava in seguito a una condanna in appello all’ergastolo da parte della Corte d’assise di Venezia per aver ucciso, nel giugno del 2013, un vicino di casa durante una rapina finita male.

I commenti sono stati pesanti: “Un rumeno in meno”, “speriamo abbia sofferto” ed ancora “Sono solo extracomunitari. Per fare questo mestiere devi avere il core nero”.

Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando ha convocato per oggi il capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria, Santi Consolo sulla vicenda, ma è stato lo stesso Dipartimento a reagire subito in modo severo perché considera i post “un’offesa al lavoro di tutti gli agenti che tutti i giorni sono impegnati a salvaguardare le persone che hanno in custodia”, avviando un’inchiesta anche in collaborazione con la polizia postale per accertare che gli autori degli insulti siano davvero dei poliziotti.

Pd e Sel chiedono di fare luce sulla vicenda; mentre Patrizio Gonnella di ‘Antigone’ invita il Dap a chiudere ogni rapporto con l’ Aslippe se sarà dimostrato che sono tesserati di questo sindacato.

Dura condanna arriva anche dal Sappe con il segretario Donato Capece che dichiara come “esultare per la morte di un detenuto sia cosa ignobile e vergognosa”.

Matteo Salvini, segretario della Lega sulla pagina dell’Alsippe di lodi ha scritto: “Su FB alcuni Agenti di Polizia Penitenziaria hanno commentato ‘uno di meno’, reazioni sdegnate dei politici di sinistra. Certo la morte non è mai da ‘festeggiare’, e alcuni commenti sono stati esagerati, ma sapendo in quali condizioni lavorano gli Agenti nelle carceri italiane, capisco la loro rabbia”.

Sulla pagina pubblica dell’ Alsippe a firma della Segreteria Generale, infine, è comparsa una nota: “Non e’ nostra abitudine censurare i commenti dei nostri fallowers pubblicati sul nostro profilo di Facebook, ma visto il contenuto e fermo restanti le responsabilita’ personali per quanto si afferma scrivendolo su Facebook alcune frasi riportate, hanno ingenerato una strumentalizzazione tale da comportare un possibile danno di immagine al Corpo di Polizia penitenziaria.Oltre a non essere assolutamente condivisibili da parte del nostro sindacato, pertanto abbiamo ritenuto opportuno cancellarli”.

Leggi l’articolo originale: INSULTI AGENTI ALSIPPE PER DETENUTO SUICIDA. APERTA INCHIESTA