CHIUSA L’ 8^ EDIZIONE DEL KUSTENDORF FILM AND MUSIC FESTIVAL

Kustendorf-Film-and-Music-FGENOVA. 29 GEN. Il 26 gennaio si è chiusa l’ 8a Edizione del Kustendorf Film and Music Festival, in grande fermento e fervore creativo.

E con quella malinconica speranza di chi è cresciuto in un luogo di “Terra e Lacrime” (mi permetto di rubare il titolo dell’autobiografia italiana del Grande Emir) che della vita conosce l’orrore ma anche la bellezza prorompente.

E’ un Festival unico al mondo, come ha affermato la stessa producer francese Claudie Ossard, quest’ anno ospite del Festival.

La giornata si presenta densa di appuntamenti. Ricordiamo lo splendido momento di workshop con il Maestro Bertrant Tavernier: è illuminante ascoltarlo; illuminante condividere la sua ampiezza di vedute sociali, culturali e cinematografiche, un uomo allegro, umano che di solito sceglie di produrre storie che esprimano la complessita’ esistenziale del vivere. Non a caso lo chiamano “le cineaste de l’emotion”. Un privilegio averlo incontrato in Kustendorf!

Altro momento imperdibile e’ stata la proiezione del Film Leone d’ Oro a Venezia/ 2014 del regista svedese Roy Andersson.

Uno dei Films piu’ intensi di tutto il Festival dal titolo “Un piccione sedutosi sull’ albero riflettendo sul senso dell’ esistenza”.

Bella Fotografia. Atmosfere rarefatte, tipiche del miglior cinema svedese, eccellente applicazione del vfx in post-produzione.

E’ un Lungometraggio in cui si muovono personaggi bizzarri che in fondo non solo altro che orfani dell’ amore che li accolga e non li mortifichi in una vita senza gioia.

Ma l’amore non ci accoglie e la solitudine ci mortifica quasi con sadismo; questo il messaggio che Roy Andersson ci trasmette con nettezza.

Arriva poi il momento della premiazione degli Short Movies in concorso.

Vince lo Short Movie “Stella Maris” dell’Italiano Giacomo Abbruzzese, residente in Francia.

Emir presenta poi lo spettacolo conclusivo del Festival, sottolineando come in Kustendorf non ascolteremo la musica di Menphis o roba del genere, ma godremo delle musiche locali.

Segue infatti un coinvolgente spettacolo di balli e musiche serbe tradizionali con bellissimi costumi.

Il Festival viene dichiarato ufficialmente chiuso.

Invero prosegue con un party al Ristorante Visconti; chiaramente non un party nel mood americano, ma in quello fortemente balcanico.

A suonare è la No Smoking Orchestra, la band in cui suona la chitarra lo stesso Kusturica.

Kusturica finalmente si rilassa al tavolo, in compagnia della moglie Maja che offre sempre un significativo contributo nella realizzazione dei progetti del “Professore”.   

L’altro virtuosissimo chitarrista de La No Smoking Orchestra è Ivica Masksimovic, molto affermato in Serbia. 

Ed in quest’occasione ci si avvale anche della nostalgiche voci dei cantanti Zoran Milosevic e Lepa Lukic.

Ja sam tuzan”, Io sono malinconica… questa la frase di commiato della cronista nel salutare gli amici di Emir, le casette di legno ed i possenti alberi di Tara, il parco naturale che ospita questa meravigliosa creazione di Kusturica.

Senza dimenticare le capre, che il Grande Cineasta serbo / bosniaco stesso alleva.

Perché Kusturica si sa, oltre al Cinema, si dedica a progetti agricoli e simili per migliorare l’economia della zona, in un Sogno di “Terra e Lacrime“. Romina De Simone.

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